#Petaloso: ci vorrebbero più maestre così

Tutto è iniziato grazie ad un lavoro sugli aggettivi, proposto dalla maestra Margherita Aurora ai suoi alunni della terza elementare della scuola di Copparo. Il piccolo Matteo, grazie a questo compito speciale, ha letteralmente inventato una nuova parola, che potremo presto leggere sui dizionari di lingua italiana.
petalosoLa parola in questione è “petaloso” ed è stata sottoposta all’attento giudizio dell’Accademia della Crusca, per poi essere approvata, con grande onore e tanti riconoscimenti al piccolo inventore Matteo.
Da quel momento il web si è scatenato, creando prese in giro di ogni tipo e sfidando l’Accademia della Crusca ad approvazione di qualsiasi tipo di termine.
Io, in realtà, da mamma, non sono stata tanto colpita dall’invenzione di Matteo.
Parole del genere i nostri figli le inventano ogni giorno.
Io sono stata colpita in modo positivo soprattutto dalla reazione della maestra Margherita Aurora.
Credere nei bambini, far capire loro che se ci credono davvero possono essere in grado di fare qualsaisi cosa, dar loro valore e fiducia sono cose estremamente importanti.
Al giorno d’oggi, sono davvero poche le insegnanti che svolgono il loro lavoro in questo modo.
In altri casi, sicuramente, un bambino creativo come Matteo sarebbe stato subito spento da un brutto voto. Ma in questo caso no, perché la sua maestra ha voluto credere in lui e dimostrargli che tutto è possibile.
Margherita Aurora ha 43 anni ed è della provincia di Ferrara. Non è la prima volta che fa parlare di sè.
L’abbiamo già sentita nominare lo scorso aprile quando ha assegnato ai suoi alunni della scuola di Copparo dei compiti per le vacanze di Pasqua davvero speciali. I compiti in questione comprendevano lunghi pisolini, giochi all’aperto, tempo passato insieme ai propri genitori e nonni ed altre idee originali e bellissime per trascorrere delle vacanze serene e rilassanti.
Spero che mia figlia quando andrà a scuola possa avere un’insegnante così. Perché è difficile trovare qualcuno che creda così tanto nei propri alunni e che riesca a tirar fuori il meglio di loro, senza attenersi a regole e routine noiose e stressanti. Perciò al di là del termine “petaloso“, i miei complimenti più grandi vanno a questa maestra che ha dimostrato quanta passione dovrebbero avere gli insegnanti e quanto sia bello aprire le porte sulle possibilità per i bambini, invece che chiuderle con un brutto voto.

Chiara

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