Il primo saggio di danza non si scorda mai

Che settimana piena! Quante prove! Quanta stanchezza!
Ma quanto ne è valsa la pena!
Sabato 17 Giugno c’è stato il primo saggio di danza di Sofia. Un saggio che, solo a pensarci, creava ansia e agitazione. Un saggio che aspettavamo e per cui Sofia si è impegnata tantissimo.
Un’intera settimana di prove finali. Ore di coda per poter scegliere i posti in cui sedersi.
Un’ansia generale che rivivrei mille volte ancora, perché come ho detto poco fa, ne è proprio valsa la pena!

Sabato è stata una giornata bellissima. La mattina noi genitori siamo finalmente riusciti a vedere le prove e siamo rimasti incantati da quanto sono stati bravi i nostri bambini.
Sono stata piacevolmente sorpresa da quanta precisione e quanta disciplina ho visto sul quel palco, nonostante le bambine e i bambini siano così piccoli.
Due balletti lunghi otto minuti l’uno. Due balletti bellissimi, dedicati al prato e ai pesciolini e stelle marine.
Una parte del saggio è stata dedicata alla favola Pinocchio.
Quella mattina mi sono molto divertita, e ho scoperto quanto sia obbediente e appassionata mia figlia, che si è svegliata all’alba, preparata con pazienza e ha affrontato ore di prove prima del grande e importante momento del saggio vero e proprio.
Ballerine e ballerini hanno provato fino alle dieci e mezza, per poi andare a casa a mangiare qualcosa e prepararsi bene per il debutto sul palco. Sofia era particolarmente estasiata per il fatto che doveva ballare sullo stesso palco su cui hanno cantanto J-Ax, Fedez ed Emma Marrone e questo ha aumentato a dismisura la sua gioia e la sua emozione.
Il trauma dello chignon a mezza testa senza ciuffi e penzoloni ha per un momento smorzato tutto questo entusiasmo, ma la felicità è stata così incredibilmente forte che abbiamo asciugato le lacrime che scendono ogni volta che si ha un pettine in mano e ci siamo preparate a dovere per la grande ed intensa giornata.

Una volta arrivati nel teatro, ho vissuto un momento di grande emozione per una mamma, ma anche per un papà. I genitori non potevano entrare in camerino, perciò la mia piccola grande ballerina di quasi 5 anni ha preso la sua borsa di danza e si è avviata verso il camerino da sola, per mano alle sue amichette. L’emozione di vederla così autonoma e matura è stata travolgente, tanto da riuscire a commuovermi. La mia bambina si stava preparando in totale autonomia per il suo primo saggio di danza. Un saggio di danza che, come poi ha scritto anche la sua maestra su Facebook, non si scorda mai. E non lo scorda neppure la sua mamma. E neanche il suo papà.

Appena è iniziato il saggio ho iniziato ad emozionarmi fino alle lacrime, anche se non toccava ancora a mia figlia. Ho visto tutte quelle bambine e ragazzine così belle, brave, impegnate e piene di passione e volontà e non ho potuto fare a meno di commuovermi. Così come i ballerini.
Poi è arrivato il balletto di mia figlia, intitolato il Prato, in cui bimbe vestite da apine svolazzavano intorno a bimbe vestite da fiorellini, sotto lo sguardo attendo di un piccolo e bravissimo ballerino nei panni del giardiniere.
Qui le lacrime sono scese a dismisura, ed è stato bellissimo perché io amo piangere per la felicità e per l’emozione. Sono le uniche lacrime dal buon sapore.
Mia figlia è stata bravissima, così come tutti e due i corsi, e non mi aspettavo una precisione così grande, soprattutto nel pezzo in cui Sofia è entrata sul palco da sola. E’ stata una bellissima sorpresa vederla ballare così, anche perché a casa non ha mai voluto svelarmi nulla, conservando per tutti questi mesi il suo bellissimo segreto.
Durante l’intervallo avevo gli occhi ancora lucidi, ma non ero certo l’unica mamma che li aveva. Anzi, ho notato occhi lucidi ovunque, anche in molti papà, nonni, nonne, zie e zii.
Il secondo tempo dello spettacolo è stato dedicato alla favola di Pinocchio ed è stato bellissimo, un susseguirsi di meravigliosi balletti.
Quello di Sofia era dedicato ai pesciolini e alle stelle marine, con tanto di granchietto, e anche in questa occasione l’emozione è stata incontenibile.
Anche il finale mi ha commosso, quando tutte le allieve e gli allievi della scuola di danza sono saliti sul palco per i ringraziamenti. Che emozione. Forse anche perché la canzone finale era la stessa di quando, tanti anni fa, su quel palco a ballare c’ero io.

Il primo saggio di danza non si scorda mai.
Quanto è vero.
Perché sono emozioni grandi, forti, che hanno cancellato tutta l’agitazione dei giorni precedenti.
Quando sono andata a prendere Sofia in camerino era così felice, orgogliosa e soddisfatta, che il mio cuore si è riempito di immensa felicità. Si è preparata da sola, come le bimbe grandi dice lei, e poi tutti a festeggiare in pizzeria.

E’ stato un giorno importante. Un giorno speciale. Un giorno ricco di emozioni.
E ci sono delle persone che voglio ringraziare. Prima di tutto la scuola di danza e la maestra Olivia, che hanno fatto un lavoro davvero incredibile. Poi ringrazio tutte le mamme che hanno condiviso questo percorso insieme a me. Le piccole ballerine e i piccoli ballerini che si sono impegnati tanto e che ci hanno fatto così emozionare.
I nonni, che sono sempre presenti in tutti i momenti importanti, compreso questo, con amore, gioia e tanti regali, e che si sono commossi ed emozionati proprio come mamma e papà.
La zia Silvia e lo zio Mattia, che sono riusciti a venire, nonostante il lavoro, e che hanno condiviso questo momento con noi, dimostrandoci ancora una volta di volerci bene, proprio come noi ne vogliamo a loro, e di essere splendidi zii.
La zia Silvia e lo zio Luca, che pur non essendo riusciti a venire è stato come se ci fossero, perché hanno saputo essere presenti come sempre, dimostrandoci anche loro, ancora una volta, di essere non solo amici favolosi ma anche veri e propri zii.
La zia Giorgia, che nonostante sia lontana, è sempre tanto ma tanto ma tanto vicina.
La mia amica (e direi anche un po’ zia ormai) Lory, che non solo si è ricordata di questo giorno importante, ma ci ha subito chiesto come è andata, così come ha fatto dopo le prove, dimostrandoci ancora una volta che le amicizie che nascono all’improvviso sono bellissime, perché si ci sceglie con autenticità e affetto.

Ma più di tutto, grazie a Sofia, per essersi impegnata così tanto in questi mesi, tra lezioni e prove e non aver mai perso l’entusiasmo. Per essere stata coraggiosa, per averci messo passione e gioia e per averci regalato delle emozioni così forti e belle.
Siamo tanto tanto orgogliosi di lei, per il suo primo saggio di danza….e ovviamente per tutto il resto!

Chiara

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