Educare i bambini: no alle umiliazioni

Umiliazione bambini

Educare i bambini non è facile, soprattutto perché molte volte gli adulti si dimenticano che sono persone anche loro, che hanno dei sentimenti e che alcune frasi o alcuni gesti potrebbero avere delle conseguenze al lungo termine sul loro stato interiore ed emotivo.
Probabilmente la maggior parte dei genitori non si rende conto di umiliare il proprio figlio. Nessuno penserebbe mai di poter fare una cosa del genere. Eppure si tratta di una cosa frequente, a volte fatta senza neppure rendersi conto di quello che si sta facendo.

Ci sono frasi che bene o male quasi tutti i genitori hanno pronunciato rivolgendosi ai propri figli, apparentemente innocue, che in realtà fanno molto male emotivamente. “Smettila di piangere“, “Non fare il bambino“, “Hai finito o ne hai ancora per molto” e molte altre frasi dette in momenti di stress e di stanchezza, durante capricci o momenti no, possono avere effetti importanti sui bambini.

L’umiliazione non è mai la soluzione

L’umiliazione non è mai la soluzione giusta per farsi obbedire o per educare i propri figli. Questi atteggiamenti da parte dei genitori possono colpire l’autostima del bambino e potrebbero fare dei danni sulla visione di se stesso che ha il bambino e che si porterà dietro durante la crescita, fino all’età adulta.
Ciò che pensano e vedono di se stessi i bambini si basa molto su ciò che hanno a disposizione nel quotidiano, su ciò che la famiglia dice di e a loro e sugli atteggiamenti che hanno i genitori nei loro confronti.

Proprio per questo i genitori devono prestare molta attenzione a come si rivolgono ai propri figli, evitando di umiliarli, di dire frasi che potrebbero ferirli e soprattutto etichettarli. Il bambino tende ad immagazzinare un’immagine di se stesso che si basa proprio sui giudizi che danno i genitori, sulle etichette che usano parlando di lui e sugli aggettivi che scelgono per definirlo. Se un bambino viene definito “cattivo” o “birichino” o qualsiasi altro termine del genere, tenderà a comportarsi male nella convinzione che è fatto davvero così. Stessa cosa se si dice “scemo” oppure si fa sempre notare che “non devi comportarti così” o che “non sai fare le cose“. In questo caso il bambino potrebbe non sviluppare autostima e convincersi di non essere abbastanza.

Bisogna categoricamente evitare tutte quelle frasi che possono umiliare i bambini. Farlo non è meglio solo per i bambini ma anche per i genitori, che avranno enormi vantaggi. Questo metodo educativo è molto faticoso e demoralizzante, mentre usare comprensione, pazienza ed empatia potrebbe risultare molto più semplice e soprattutto molto più efficace.

Come si devono comportare i genitori

I genitori devono abbandonare le frasi che possono umiliare e ferire i bambini. Bisogna riuscire a trovare delle alternative a queste frasi e alle punizioni. Si possono scegliere vari comportamenti da attuare insieme per aiutare i bambini. Metterli in punizione a pensare alle loro azioni non può essere efficace come sedersi insieme e parlare di quello che è accaduto, cercando di aiutare il piccolo a capire e a trovare insieme un altro modo di reagire e di comportarsi.

Quando i genitori sentono che stanno perdendo la pazienza dovrebbero fermarsi e respirare, pensando che quella situazione invece di degenerare potrebbe essere un momento di insegnamento. I bambini hanno bisogno di una guida, che possa insegnare loro il modo migliore per reagire a qualche situazione di disagio o di stress. I capricci sono normali, ma se non si presta attenzione alle parole si potrebbe realmente spingere il bambino a pensare di essere qualcosa che non è. Questo pensiero potrebbe portarlo ad assumere gli atteggiamenti descritti dal genitore.

Le frasi rivolte verso i bambini dovrebbero sempre essere positive e volte ad insegnare e a far crescere l’autostima. L’umiliazione come metodo educativo non solo non è efficace, ma potrebbe realmente diventare psicologicamente deleteria.

Chiara

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