Scuola media: nuove emozioni e grandi cambiamenti

Medie

L’inizio della scuola media è stato caratterizzato da emozioni, voglia di fare e di scoprire e grandi cambiamenti. Per mamma e papà, ovviamente, anche un briciolo di malinconia.

Scuola media: come abbiamo affrontato questo inizio

Iniziare la scuola media significa sentirsi grandi, pur essendo ancora piccoli. Le emozioni sono nuove, tutte da scoprire, così come le nuove abitudini, che lentamente si fanno strada creando nuove routine. Per affrontare al meglio questo nuovo inizio, abbiamo parlato di questa bella novità per tutta l’estate. Abbiamo completato un libro di compiti extra, facoltativo, per arrivare preparate al grande giorno, e abbiamo fantasticato su quelle che sarebbero state le nuove avventure da affrontare.
Passare da una scuola elementare semi privata ad una scuola media pubblica non è semplice, ma sicuramente serve tanto per crescere. Durante i mesi estivi ho cercato di spiegare a mia figlia quali sarebbero state le differenze principali e abbiamo parlato spesso di quello che avrebbe potuto fare e non fare, di come avrebbe potuto affrontare il primo giorno, la conoscenza dei professori, dei nuovi compagni e dell’ambiente completamente nuovo. La comunicazione è stata sicuramente l’arma vincente per arrivare al grande inizio con maggiore consapevolezza e con un’ansia più leggera, di quelle positive e stimolanti. Per aiutarci ad affrontare il nuovo inizio abbiamo anche fatto scegliere a nostra figlia uno zaino nuovo, del suo telefilm preferito, che le abbiamo regalato al compleanno. Inoltre, per farle capire che sta crescendo e che ci fidiamo di lei, le abbiamo fatto fare una copia della chiave del portone. Per il momento solo del portone, perché ancora non andrà a scuola da sola, ma per lei è stato un passo importante, che l’ha fatta sentire più grande e indipendente.

Scuola media: grandi cambiamenti

La scuola media è iniziata da poco più di una settimana e già si iniziano a notare grandi cambiamenti. La sera prima del primo giorno l’ansia si è fatta sentire, ma la mattina dopo si era già trasformata in eccitazione e in voglia di fare e di scoprire. Mia figlia è sempre stata particolarmente curiosa e, per quanto sia molto timida, ama tantissimo provare cose nuove, per cui ancora una volta è stata spinta dalla sua voglia di scoprire questo nuovo ambiente. Il passaggio dalla privata alla pubblica lo abbiamo accusato di più noi genitori, perché a livello di informazioni siamo rimasti molto perplessi e spiazzati. Per giorno non riuscivamo ad avere informazioni precise sul materiale da acquistare, sui professori, sulle varie materie, sul registro elettronico e chi più ne ha più ne metta. Fortunatamente a distanza di poco più di una settimana siamo riusciti ad avere un quadro completo della situazione.

Ciò che mi ha colpito di più, però, è come in così poco tempo ho potuto notare un grande cambiamento da parte di mia figlia. La vedo più grande, più ragazzina, con tanta voglia di indipendenza e una maggiore consapevolezza di se stessa, di ciò che vuole, di quello che può fare e non fare. Ha già fatto delle belle amicizie e mi sta già chiedendo di andare e tornare da sola. Per il momento sto valutando la situazione, ma sicuramente con il tempo le daremo maggiore libertà, perché sta dimostrando di essere in gamba e pronta per i primi passi da ragazza. A differenza delle elementari, ora sta tornando a casa con una grande voglia di raccontarmi tutto e questo è bellissimo per me, perché amo chiacchierare con lei e scoprire tutto ciò che ha fatto durante la giornata. Sono passati pochi giorni dall’inizio delle medie, ma la vedo molto più grande e molto più consapevole di se stessa e intraprendente. Sicuramente molto più sveglia di come ero io alla sua età.

Scuola media: emozioni di mamma e papà

La scuola media inizia e, oltre alle emozioni dei figli, ci sono anche quelle delle mamme e dei papà. Perché ogni nuovo inizio è un grande cambiamento per tutta la famiglia, tra soddisfazioni, entusiasmo, curiosità e anche un po’ di sana malinconia. Accompagnare i nostri figli davanti alla porta di una nuova scuola e vederli grandi, pronti ad entrare da soli, senza aver bisogno di essere tenuti per mano, è un grande orgoglio, ma provoca anche una piccola fitta al cuore. Perché siamo noi che avremmo voluto tenerli ancora per mano, accompagnarli ancora dentro la scuola e fare la classica foto al banco. Ma dobbiamo essere fieri di noi stessi, perché i nostri bambini stanno diventando dei ragazzini, pronti ad affrontare nuove avventure e a dare il meglio di sé, iniziando a conoscere meglio se stessi, in situazioni diversi, durante la crescita. E se ci mandano via perché si vergognano di stare con noi davanti ai nuovi compagni, significa che abbiamo fatto un bel lavoro. Tanto lo sappiamo che la stretta di mano di mamma e papà rimane un porto sicuro in cui tornare, quando è il momento di raccontare tutto quello che è accaduto durante la giornata e tutte le novità che hanno fatto tanto emozionare.

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