Cucinare insieme ai bambini

Oggi Beatrice del blog “L’Agenda di Mamma Bea” ci parla di quanto può essere bello, divertente ed importante cucinare insieme ai propri bambini. Voi lo fate?

Cucinare insieme ai bambini non è solo un gioco divertente ma rappresenta anche un’attività importante per il loro sviluppo intellettivo e per la loro crescita in generale. Cucinare, infatti, aiuta i bambini a stimolare e sviluppare tutti e 5 i sensi, a perfezionare le loro abilità e a capire le loro preferenze. Inoltre, cucinando, i bambini acquistano maggior sicurezza e fiducia in se stessi, andando poi, col tempo e in relazione all’età, a svolgere gesti sempre più difficili e “pericolosi”, come tagliare, tritare, accendere il fuoco, ecc… da soli!
Non solo, col tempo, inizieranno a fare e preparare da soli tante cose, come ad esempio la merenda: una merenda preparata con le proprie mani è molto più buona di quella preparata dalla mamma, perché dentro c’è la soddisfazione di averla fatta da sé.

Ovviamente, sono tante le attività da poter fare insieme ai bambini, per aiutarli nella crescita e nello sviluppo intellettivo, ma la cucina rappresenta un’attività quotidiana nonché un ambiente accogliente e allegro, dove poter trascorrere momenti felici con la mamma (e anche con il babbo). Per questo motivo, i bambini in cucina, più che in altri posti, trovano il luogo perfetto per percepire al meglio le proprie emozioni. Cucinare aiuta i bambini anche nell’attenzione, nella concentrazione e nell’autocontrollo.

Inoltre, la cucina può arrivare a stimolare aspetti della crescita che non sembrerebbero proprio collegati con questo tipo di attività: ad esempio, il linguaggio e la lettura (degli ingredienti e delle ricette) la percezione artistica (delle forme e dei colori) la matematica (delle misure e delle dosi) la scienza (della trasformazione degli ingredienti) la sociologia (del fare qualcosa insieme e per gli altri) e addirittura la geografia (dell’origine dei prodotti).

La presenza dell’adulto (mamma, babbo, nonna, nonno, zia, zio o anche fratello o sorella maggiore) è fondamentale non solo per ragioni di sicurezza ma anche per stimolare al meglio il bambino che non risparmierà la sua solita serie infinita di “perché?” durante questa attività. Più ricco è il bagaglio culturale dell’adulto (perché lo studio è importante per la professione ma soprattutto per la vita) e più stimolante sarà quest’attività per il piccolo che potrà così godere di tante spiegazioni e venire a conoscenza di molte informazioni di vario genere.
Non solo, i genitori possono completare e arricchire il programma scolastico attraverso una ricetta: ad esempio, mio figlio quest’anno a scuola ha un’insegnante di religione davvero molto brava che sa rendere piacevole la materia che insegna per i suoi alunni e che, durante una lezione su Santa Lucia, ha proposto ai bambini la ricetta dei famosi biscotti. Mio figlio, sabato prossimo, vuole preparare i biscotti di Santa Lucia, secondo la ricetta che ha scritto sul suo quaderno.

Un altro motivo per cui il ruolo dell’adulto è fondamentale in cucina è per cercare di stimolare il bambino anche nell’esprimere le proprie emozioni nonché le proprie considerazioni.

Cucinare insieme ai bambini è importante anche da un punto di vista dell’educazione alimentare: i bambini che cucinano saranno più invogliati ad assaggiare non solo i piatti preparati da loro ma anche gli ingredienti crudi e tra questi, le verdure!!
Ovviamente, la cucina sarà un disastro, per cui armati di tanta pazienza e prendila come un gioco…

Beatrice

Fonte: Happy Kids, le guide per mamme e papà, “Le mani in pasta”, Proedi ed. Settimo Milanese (MI) 2003

Lascia un commento