Essere mamma in quarantena: la didattica a distanza è un fallimento

Per il secondo capitolo della rubrica “Essere mamma in quarantena” voglio parlarvi della didattica a distanza, un argomento davvero molto delicato in questo momento, che sta toccando tutte le mamme.

La didattica a distanza consiste nel fare lezione attraverso un computer, mandare avanti il programma scolastico a distanza, con tanto di compiti svolti che poi devono essere inviati alle maestre.

La didattica a distanza è subentrata dopo qualche settimana dalla chiusura delle scuole. Subito ai bambini non è stato chiesto nulla, poi qualche semplice compito ed infine, quando la certezza della chiusura della scuola era definitiva, è partita questa nuova modalità di studio.

Sapete cos’è? Un vero e proprio fallimento. Questo è l’unico modo in cui riesco a definirla.

Perché la didattica a distanza è un fallimento?

Prima di tutto, parlandoci chiaro, la didattica a distanza non è accessibile a tutti. Non tutte le famiglie hanno un computer, una connessione ad internet o abbastanza soldi per potersi permettere queste cose che fino a qualche giorno prima non era obbligatorio avere in casa.
Alcune famiglie hanno i dispositivi, ma lavorando non hanno il tempo di seguire i bambini come andrebbero seguiti durante la didattica a distanza. Ci sono davvero tanti motivi per cui questo metodo potrebbe non essere facilmente accessibile a tutti.

Bisogna anche sottolineare che, pur avendo i dispositivi necessari, non tutti i bambini sono uguali. Non tutti riescono a concentrarsi e dare il meglio di se stessi davanti ad uno schermo, nella totale apatia che deriva dall’assenza totale di figure preparate e accoglienti come le maestre. Non tutti i bambini riescono a mantenere un ottimo rendimento se devono continuamente confrontarsi con un computer.

Per tutti questi motivi la didattica a distanza non può che essere un grande, gigantesco, fallimento.

La differenza tra una mamma e una maestra

Essere mamma è una cosa. Essere una maestra è un’altra. E questo vale anche per le mamme che di mestiere fanno le maestre. Perché essere maestra del proprio figlio, in casa, è davvero una cosa folle.

Io personalmente lavoro come web editor da diversi anni e, anche se ho studiato in un liceo socio psico pedagogico, non ho la più pallida idea di come fare la maestra delle elementari. Da quel 24 Febbraio, però, ho dovuto vestire i panni di un’insegnante, pur non avendo le competenze adatte.

Le mamme devono fare le mamme, e basta. Un bambino non può accettare il cambio di ruolo così improvviso di un genitore. Teniamo conto che i genitori non sono sempre preparati su ogni materia scolastica in modo corretto. E se anche si parla di argomenti semplici, trattati alle elementari, rimane una gran bella differenza tra il conoscerli e il riuscire a trasmetterli.
I bambini hanno una grande difficoltà nell’ascoltare i genitori. Libri e quaderni aperti, video lezioni, madri stanche sedute alle scrivanie, ma l’attenzione viene lo stesso meno. Come mai? Semplice, prima di tutto il bambino tratta la mamma in modo diverso dalla maestra. Non c’è quel rispetto dovuto al ruolo, ma c’è una confidenza molto diversa che subentra anche durante la didattica a distanza e impedisce di riprodurre ciò che accade in classe a casa.
Inoltre, in casa le distrazioni sono troppe. E non importa se si spengono tutti i dispositivi elettronici, perché il bambino rimane in casa sua, in un contesto rilassante, dove la mente vaga a quel gioco che vede in lontananza in camera sua e che vuole prendere proprio in quel momento, a quel libro che vuole leggere, a ciò che potrebbe fare dopo.

La conseguenza? Il rendimento cala inevitabilmente, si ritorna un po’ indietro, si imparano cose nuove che a distanza di qualche giorno non si ricordano più.
I bambini diventano stanchi, nervosi, irritabili e svogliati. Le mamme diventano stanche, nervose, irritabili, preoccupate e frustrate.

Tenendo conto di quanto sia difficile anche per le maestre preparare le lezioni e riuscire sempre ad essere precise e a farsi capire da lontano.

Si, la didattica a distanza è un fallimento.

La scuola: cos’è esattamente?

La didattica a distanza non può sostituire proprio un bel niente.

L’insegnamento a scuola è tutta un’altra storia. Prima di tutto la maestra è competente, sa insegnare, sa come parlare ai bambini, sa farli sentire al sicuro. L’ambiente è diverso, diventa una seconda casa, un luogo dove i bambini crescono insieme e possono essere loro stessi.

La scuola non è solo didattica. La scuola è entrare al mattino con l’ansia del compito in classe, non vedere l’ora di salutare gli amici, sentirsi indipendenti, giocare insieme in giardino.
La scuola è chiacchierare con gli amici, confidare segreti all’amica del cuore, raccontarsi quello che si è fatto nel weekend.
La scuola è mangiare insieme, ridere insieme, scherzare insieme, imparare cose nuove, avere tutta la giornata occupata.
La scuola è emozionarsi, preparare la recita, contare i giorni che mancano per le vacanze, creare bellissimi ricordi, divertirsi.

La scuola è davvero tante cose. E tutto questo non può e non potrà mai essere sostituito dalla didattica a distanza.

 

Chiara

 

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