Gravidanza: corpo ed emozioni in continuo cambiamento

Oggi ho il piacere di ospitare Rosaria Uglietti, di Una mamma psicologa, che ci parla della gravidanza e dei grandi cambiamenti fisici ed emotivi che essa comporta.

Ciao a tutte, ci siamo conosciute parlando del periodo natalizio e le emozioni che esso comporta. Oggi e nei prossimi appuntamenti parleremo della gravidanza e di tutto ciò che riguarda questo momento per la donna e per l’uomo. Buon viaggio nel mondo della genitorialità.

Il periodo della gravidanza è caratterizzato da una serie di cambiamenti ormonali e psicologici che non sempre sono facili da gestire. Aspettare un bambino comporta la ridefinizione di se stesse, la rielaborazione dei rapporti esistenti e la creazione di nuovi legami. Si è ancora figli, ma si sta per diventare genitori, si ha il timore di non essere all’altezza del ruolo e si ha paura di non essere desiderabili. Gli aspetti biologici, psicologici e relazionali, infatti, durante la gravidanza subiscono forti cambiamenti che inducono la donna ad assumere una nuova identità. Vediamo insieme quali sono questi cambiamenti.

Corpo in cambiamento

Il cambiamento che si determina nel corpo in gravidanza assume un ruolo fondamentale, ciò è dovuto alla stretta connessione che esiste tra la percezione del proprio corpo e i vissuti emotivi che la donna vive. E’ importante che la donna accetti tali cambiamenti, perché essi spesso sono accompagnati da nausea, vomito, stanchezza, quindi affinché la gravidanza sia vissuta in pieno e serenamente, è molto importante che la donna possieda una buona immagine corporea, derivante dal suo vissuto personale e dalle influenze ambientali e sociali.

Emozioni in corso

Accanto ai cambiamenti corporei legati alla percezione, si affiancano le emozioni nei confronti del bambino, di se stesse e del partner. Si teme, soprattutto i primi mesi, che la gravidanza possa incorrere in qualche problema, si teme di non essere all’altezza del compito, ci si sente inadeguate in tutto quello che si fa. Si ha paura, inoltre, che il corpo cambi in maniera irreversibile e soprattutto si ha paura che questi cambiamenti possano ledere al rapporto con il partner.
La donna teme di perdere la sua desiderabilità ed ha anche paura che il proprio compagno di vita possa non desiderarla più, non la apprezzi come compagna o peggio come madre dei suoi figli.
E’ necessario, tuttavia, fare una distinzione tra queste paure che sono fisiologiche e altre più specifiche che hanno bisogno di un sostegno maggiore e in questo caso il medico e i propri cari giocano un ruolo fondamentale. Questi ultimi hanno il compito di sostenere e nel momento opportuno, chiedere l’aiuto di uno specialista del settore che possa far attraversare le paure alla donna e le facciano vivere la gravidanza con serenità.

Il parto

Il parto rappresenta un momento molto delicato, si sperimenta una forma di regressione psicologica che porta al momento della propria nascita e alla medesima vulnerabilità e fragilità che caratterizza i neonati. Ogni donna può provare attraverso il parto, una conferma della sua capacità di generare figli e di essere madre, oppure il timore di essere in un punto di non ritorno al quale non sa far fronte. Tutto ciò è sempre in attinenza alle proprie esperienze e ai propri vissuti emozionali e relazionali. Come comportarsi?

Ciò che la donna deve fare in questi casi è parlare con chi le sta vicino, il marito e la famiglia, informare i propri cari è il primo passo da affrontare. Importante è parlarne anche con il proprio ginecologo, alcuni farmaci, infatti, influiscono notevolmente sull’umore.
Ci sono momenti in cui qualsiasi cosa spaventa e fa sentire in colpa, anche una passeggiata o un cibo piccante e questo turba l’umore. Allo stesso tempo, cresce un grande amore per questa nuova creatura che allieterà la nostra vita. Si vive in bilico tra paure e slanci di entusiasmo, per cui è necessario chiedere l’aiuto di un esperto, nel momento in cui si comprende che da sole o con il solo aiuto dei propri cari non si riesce a essere serene.

I miei consigli

Consultare un professionista del settore e farlo collaborare con il proprio ginecologo sono i primi consigli che do alle donne che vengono in studio. Sostegno e ascolto sono i fattori principali che devono caratterizzare un eventuale percorso e sono quelli che io stessa propongo. Abbiamo visto che lo spazio intorno alla donna acquista un ruolo fondamentale, poiché come abbiamo potuto comprendere, i cambiamenti corporei ridisegnano il suo ruolo e il suo percepirsi nel mondo. Alle donne che non riescono a vivere serenamente questo periodo consiglio percorsi individuali e di gruppo, affinché, possano sentirsi confortate e possano confrontare le proprie paure con quelle altrui. Un saluto e alla prossima, vi parlerò delle paure specifiche della gravidanza vi aspetto!

Rosaria Uglietti
Una mamma psicologa

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