Allattamento al seno: informazioni utili per le neomamme

allattamento al seno

Oggi ho il piacere di ospitare Beatrice del blog “L’Agenda di Mamma Bea” che ci parla di allattamento al seno. 

Non sempre allattare il neonato al seno viene così naturale, per alcune mamme può essere difficile, per tante ragioni.

Ad esempio, io avevo difficoltà ad attaccare bene mio figlio al seno durante i primi giorni e, dopo vari tentativi, mi sono fatta aiutare da un’ostetrica che ha avuto la pazienza e la gentilezza di mostrarmi la manovra da eseguire sul capezzolo per poter allattare in maniera corretta.

Vediamo come funziona l’allattamento al seno e cosa è possibile fare per poterlo eseguire in modo corretto:

La mammella è formata da venti ghiandole che insieme assumono la forma di un grappolo d’uva. Ogni ghiandola è costituita da un dotto galattoforo che arriva fino al capezzolo. Succhiando, il piccolo scatena due processi nell’ipofisi: la produzione di prolattina che innesca la formazione di latte e la produzione di ossitocina che stimola la contrazione degli alveoli che formano le ghiandole, immettendo così il latte nei dotti

Durante le prime poppate, invece del latte, si produce il colostro, una secrezione giallastra ad elevata concentrazione di tutti i nutrienti e gli anticorpi necessari al piccolo durante i primi giorni dopo la nascita. Il latte arriverà fra il terzo e il quinto giorno.

Anche se non riesci ad attaccare il piccolo al seno, non disperare, perché sia tu che il neonato avete bisogno di fare pratica e di abituarvi a questa novità dell’allattamento.

Tuttavia, il consiglio che mi dette quell’ostetrica in ospedale fu questo: il modo corretto di attaccare il piccolo al seno consiste nell’afferrare il capezzolo tra pollice e indice, tirarlo indietro (ovvero eseguendo una manovra di pressione sul seno, intorno al capezzolo) stringerlo in questo modo tra le due dita e inserirlo nella bocca del neonato. Infatti, il bambino deve afferrare tutta l’areola, a bocca spalancata, con il labbro superiore rivolto verso l’alto e la lingua sotto il capezzolo ed eseguendo un movimento ritmico con orecchie e mascelle. Capirai che il piccolo si è attaccato correttamente dalla sensazione di suzione che avvertirai intorno al capezzolo.

E’ fondamentale bere molta acqua, seguire un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano durante la fase di allattamento.

E’ importante che il bambino svuoti un seno prima di attaccarsi all’altro. Un altro errore che facevo io era proprio questo: mio figlio poppava per circa 10 minuti e poi si addormentava e, alla poppata successiva, io gli offrivo l’altro seno. Invece, l’ostetrica del corso dopo parto mi consigliò di continuare ad allattare allo stesso seno per più volte di seguito, in modo da svuotarlo e anche perché il latte che si produce dopo i primi minuti è più nutriente.

Per quanto riguarda la posizione per allattare al seno, l’importante è trovare quella più comoda. Puoi aiutarti con dei cuscini da porre dietro la schiena e con il cuscino a semi-ciambella dove poter adagiare il piccolo durante l’allattamento. Fantastico, io ci stavo comodissima, come stavo comodissima sdraiata di fianco sul letto, con il bambino sdraiato sul fianco opposto al mio, di fronte a me.

Un’altra difficoltà che incontrai fu quella di utilizzare il tiralatte. Mi ricordo che mi faceva molto male e non riuscivo a tirare molto latte: spremevo tanto e ne ottenevo solo poche gocce. Anche in questo caso mi fu di aiuto l’ostetrica del corso dopo parto, la quale mi consigliò di fare degli impacchi caldo-umidi sul capezzolo, qualche secondo prima di iniziare a tirare il latte. Non ci potevo credere come questo piccolo accorgimento fosse così risolutivo, riuscivo a ottenere anche 3 sacchettini di latte per volta.

A volte può capitare che i seni si ingorghino e che il problema degeneri in mastite. Per fortuna io non ho avuto questo problema, per cui non mi sento di dare consigli in merito, se non quello di rivolgersi a un’ostetrica, che avrà sicuramente la soluzione più giusta per te.

In ogni caso, posso dire che personalmente ho trovato fondamentale l’aiuto offerto dalle ostetriche, in ogni fase della gravidanza, del parto e dell’allattamento. Quindi, il consiglio che mi sento di darti è quello di seguire un corso pre-parto ma anche un corso post parto, purtroppo troppo spesso considerato di serie B rispetto al primo e che invece è veramente prezioso.

Beatrice

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