Pic-nic con i bambini: 5 consigli per renderlo perfetto

Siete pronti per godervi queste ultime giornate di estate? Ci sono tantissimi modi divertenti per farlo e Nadilla di “Datemi una M” è pronta a darvi qualche consiglio per organizzare un bellissimo pic-nic con i bambini. Lascio a lei la parola e vi auguro buona lettura!

I pic-nic sono una delle esperienze più affascinanti che si possano offrire ai bambini. Poter mangiare all’aria aperta, seduti per terra su una tovaglia, in un clima informale e rilassato rende il pic-nic un evento davvero gradevole. Per eliminare qualsiasi fonte di stress e malumore, ecco qui alcuni preziosi consigli per un perfetto pic-nic a prova di…bambino!

Quando si organizza un pic-nic a cui partecipano anche dei bambini la prima cosa da tenere in considerazione è la location: meglio scegliere luoghi dove i bambini non facciano troppa fatica ad arrivare e dove possano giocare in autonomia e sicurezza.

Se scegliete una giornata estiva, assicuratevi che la vostra destinazione offra luoghi ombreggiati e possibilmente ventilati, dove i bambini potranno trascorrere le ore più calde del giorno.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, i pic-nic sono occasioni informali, per cui il vestiario deve essere all’insegna della praticità: mettete in conto che i bambini giocano, si divertono e…si sporcano!

Preferite capi comodi, fatti in fibre naturali, come cotone, lino o canapa. Basteranno una maglietta, un paio di pantaloncini colorati, scarpe leggere , un cappellino e uno spolverino in caso di forte vento.

Ricordatevi sempre la protezione solare e armatevi di un buon repellente per insetti se siete soggetti a punture.

Per sicurezza, io metto sempre nello zaino un piccolo astuccio con cerotti, salviettine disinfettanti e un dopo puntura.

Indispensabili anche le salviettine umidificate per pulire le mani dei pargoli prima di mangiare e per qualsiasi altra necessità.

Passiamo ora alla parte dedicata al cibo, che ovviamente è composto da pietanze fredde.

Parlando di bambini, per esperienza posso dire che è meglio evitare qualsiasi cosa debba essere mangiata servendosi di piatti e posate: pasta fredda, insalata di riso, insalata russa di solito vengono riservate agli adulti.

Se possibile, meglio evitare le stoviglie di plastica usa e getta; se non avete delle stoviglie di plastica che si possono riutilizzare, puntate su quelle biodegradabili ed ecologiche.

Per i bambini, quindi, meglio preparare cibi che possono essere consumati con le mani, spesso i piccoli non si siedono neanche, presi come sono dalle loro attività.

Per cui sì a piccoli panini con affettati o cotoletta, dadini di frittata, girelle di pasta sfoglia, tramezzini, torta salata, verdure a listarelle, bocconcini di formaggio e frutta a volontà.

Se ai bimbi piace, si può proporre loro anche uno yogurt da bere o un frullato di frutta preparato a casa prima di partire.

E non dimentichiamoci del dolce: crostate di frutta, ma anche ciambelle bicolore o biscotti al cioccolato.

E da bere? Non c’è niente di più ideale di un bel sorso di acqua fresca, conservata nelle pratiche borse termiche che sono un must durante i pic-nic.

Per i grandi si può pensare a birre o ad un bel bicchiere di vino, mentre invece è meglio evitare bibite gasate o succhi di frutta che, a causa dell’enorme quantità di zucchero presente, non fanno altro che accrescere il senso di sete.

Ed infine, i giochi: non c’è pic-nic che si rispetti senza la componente ludica. I bambini possono giocare con una palla, scatenarsi in corse folli, giocare al tiro alla fune o a nascondino.

Si può tentare di guidarli alla scoperta della natura, proponendo attività legate all’osservazione e all’ascolto.

Gli adulti invece possono giocare a carte, fare le parole crociate, leggere un libro e chiacchierare.

In una parola sola, godersi una sana giornata di relax con tutta la famiglia.

E quando il sole tramonta, prima di andarvene, assicuratevi di aver ripulito per bene: i rifiuti si portano a casa, non si abbandonano!

Fate in modo che la prossima famiglia possa vivere un’esperienza piacevole come l’avete vissuta voi.

Nadilla