Tosse nei bambini: quali possono essere le cause?

Il tempo della tosse è arrivato. Ovunque mi giro vedo bambini che tossiscono, mia figlia in casa non fa altro dalla mattina alla sera. Sono tre settimane che siamo in casa, subito si pensava fosse una semplice influenza, poi siamo passati alla diagnosi di para pertosse e, infine, proprio ieri, dopo una radiografia al torace, abbiamo scoperto che ha anche un principio di bronchite. Alla luce di questa recente scoperta, ho capito che interpretare la tosse spesso è incredibilmente difficile. Per questo motivo ho cercato di capire quando è bene preoccuparsi e dar libero sfogo ai propri sospetti da mamma, e dare qualche consiglio a chi, come me, si è ritrovata a non capirci proprio più niente.

tosse-bambiniPrima di tutto penso sia opportuno cercare di capire quale sia la differenza tra tosse secca e tosse grassa.
La prima è una tosse molto fastidiosa che si verifica in assenza di secrezioni, e non serve, quindi, a smuovere muco e catarro. La seconda, invece, ha la finalità di smuovere i muchi accumulati a livello della gola, dei bronchi e dei polmoni.
Ma scopriamo insieme quali possono essere le cause della tosse nei bambini:

  • Raffreddore: La causa più frequente della tosse nei bambini è, senza dubbio, il raffreddore, soprattutto quando si hanno difficoltà nel soffiarsi il naso. La tosse che si presenta in questi casi è tosse grassa e aumenta quando il bambino è sdraiato, con lo scopo di smuovere il muco che il cucciolo non riesce ad espellere. In alcuni casi, infatti, può accadere che il bimbo, preso dalla crisi di tosse, arrivi a vomitare il catarro e a ritrovare, quindi, un po’ di pace.
  • Tracheite – Laringotracheite: in questi casi, che accadono soprattutto quando fa freddo, la tosse è di tipo secco, ma tende a diventare più grassa nell’arco di 3 o 4 giorni. La differenza tra le due è che nella laringotracheite viene coinvolta anche la laringe e in questi casi la tosse è percepita come se il bambino iniziasse ad abbaiare, si può verificare un abbassamento di voce e a volte subentra una difficoltà respiratoria.
  • Bronchite Acuta: in questi casi la tosse è persistente e quasi continua, e può essere sia secca che grassa. La bronchite è di natura virale, quindi è possibile guarire da soli senza antibiotici, ma essendo un’infezione delle vie aeree più basse è probabile che si sviluppino delle infezioni batteriche per cui si deve ricorrere ad antibiotici. E’ molto importante seguire il parere del proprio pediatra.
  • Bronchite Asmatica: questo tipo di bronchite, oltre a produrre muco bronchiale, tende alla “chiusura dei bronchi”, diventando di forma asmatica. In questi casi, il consiglio che potrebbe dare il pediatra è quello di ricorrere ad un broncodilatatore per via inalatoria.
  • Pertosse: nonostante esista un vaccino per la pertosse, è comunque possibile contrarla, in quanto l’effetto del vaccino dopo 5 o 6 anni inizia a diminuire. In caso di pertosse ci troviamo davanti ad una fase catarrale, difficilmente distinguibile da una normale influenza, con un po’ di febbre e tosse mucosa. Dopo qualche giorno si passa ad una fase parossistica con violente crisi di tosse secca a colpi ravvicinati che si concludono con il ritiro frettoloso del respiro del bambino. Le crisi di tosse avvengono con una frequenza di 4 o 5 volte al giorno nelle forme lievi fino a 40 o 50 volte nelle forme gravi. Durante queste crisi, che spesso vengono scatenate da risate o dall’alimentazione, il bambino apparirà molto sofferenze. Le stesse cose accadono per le forme di para pertosse, che si presentano con sintomi più lievi.
  • Broncopolmonite o Polmonite: la parte più profonda delle vie respiratorie si infetta e si infiamma, diventando più densa, e lasciando meno spazio all’ingresso dell’aria. Nei casi di polmonite grave può, infatti, accadere che il bambino non riesca a ricevere abbastanza ossigeno e per questo si ricorre al ricovero. Durante la polmonite accade spesso che sia presente la febbre, ma questo non avviene sempre, in alcuni casi i bambini non hanno febbre.

Quando i nostri bambini hanno una forte tosse è sempre opportuno contattare il proprio pediatra per avere delle risposte su quanto sta accadendo e dei consigli su come comportarsi. A seconda dei sintomi il pediatra consiglierà la terapia più efficace e, se necessario, deciderà di sottoporre il bambino ad una radiografia al torace. Il pediatra decide di ricorrere ai raggi sulla base di alcuni criteri: la gravità dei sintomi, il sospetto di complicanze, la mancata risposta alle terapie precedenti e le caratteristiche individuali del bambino.
Nella mia esperienza personale la radiografia è stata molto utile nell’arrivare finalmente a capire che la mia bambina ha un principio di bronchite.
Spero, con questo articolo di essere stata utile a tutte quelle mamme che, come me, al primo colpo di tosse si stanno già facendo mille domande. Ricordatevi sempre che è assolutamente essenziale consultare il pediatra di fiducia.

Chiara

 

Fonte: Faro Pediatrico

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