Punto e Virgola Papà: il primo giorno di asilo di Sofia

Oggi torniamo a parlare del primo giorno di asilo di Sofia, ma questa volta a farlo è il suo papà Alessio, a cui ho chiesto di condividere le sue emozioni.

sofia-papàIl primo giorno di asilo di Sofia è stato emozionante, lei che ai miei occhi è ancora così piccola, stava facendo il suo ingresso nella società.
La sera prima avevamo preparato lo zainetto ed attaccato le etichette con nome e cognome su ogni cosa, compresi i 48 pennarelli richiesti, una faticaccia ma anche un bel momento in famiglia per spiegare le ultime raccomandazioni a nostra figlia. Lei ci ha aiutato in tutto e non vedeva l’ora che arrivasse il grande giorno, ha coinvolto tutti con il suo meraviglioso entusiasmo rendendo speciale ogni attimo.
Quella mattina non so chi tra noi tre era il più agitato, sicuramente Sofia era la più eccitata, per nulla spaventata da quello che avrebbe vissuto.
Io sono da sempre abituato a lasciare mia figlia almeno mezza giornata per motivi di lavoro ma il pensiero che non ci sarebbe stata la mia compagna assieme a lei, bensì sconosciuti, un po’ mi agitava.
Non fraintendiamo, se abbiamo scelto di mandare Sofia in quell’asilo è perché sappiamo che è un ottimo ambiente in cui lavorano persone di cui sappiamo di poterci fidare, ma per noi sono comunque delle sconosciute che baderanno ai bisogno ed alle esigenze di nostra figlia al posto nostro.
Ci siamo preparati in tutta fretta per paura di arrivare tardi e quando da lontano abbiamo intravisto l’asilo e la folla davanti all’entrata l’agitazione per me è salita. Vedere Sofia tranquilla e felice mi ha tranquillizzato, come spesso accade sono io che traggo forza da lei e per lei, si può dire che mia figlia e la mia compagna siano le persone che mi fanno affrontare ogni situazione nel migliore dei modi.
C’erano tanti genitori e nei loro occhi leggevo i nostri stessi sentimenti, felicità ed eccitazione misti ad un po’ di malinconia. Più per le mamme che magari hanno tenuto i propri figli con loro per tre anni e che quindi affrontavano un primo distacco da quel forte legame. Parlare con loro è stato naturale e semplice, ho scoperto che ci sono tante paure che ci accomunano e metodi d’educazione completamente opposti ai nostri.
Molti bambini si conoscevano già perché provenivano dal nido e quindi si erano già creati tanti gruppi e questo un po’ mi spaventava perché avevamo già potuto notare ai vari parchi o ville quanto è difficile inserirsi in un gruppo già formato anche per una bambina socievole come Sofia.
Mentre aspettavamo fuori abbiamo incontrato una famiglia con cui dall’ultima riunione avevamo già dialogato e le bimbe si erano quindi già viste anche se per pochi minuti. Penso che quel viso noto per Sofia sia stata la forza in più per non abbattersi e restare tranquilla anche quando ormai dentro era giunto il momento di salutare noi genitori e restare con i nuovi compagni di classe e la maestra.
Non ci sono state scenate, pianti o crisi, solo un ciao mamma e papà, ci vediamo dopo. Ed in quel saluto io ci ho letto tutta la forza di nostra figlia, che affronta questo suo nuovo percorso di vita sorridendo e prendendo per mano altri bimbi un po’ più agitati e che ogni giorno ci riempie di gioia ed orgoglio.
Lei è l’esempio che penso dobbiamo seguire, e sapere che nostra figlia sta crescendo così mi rende felice e mi fa pensare che forse io e mia moglie dovremmo complimentarci con noi stessi, perché nonostante tutti gli errori commessi, in quel sorriso rassicurante e spensierato c’era anche un po’ di noi. Il primo giorno è andato bene, noi siamo sopravvissuti tenendoci per mano, come sempre, e Sofia ne è uscita più felice che mai e con tanta voglia di tornare all’asilo il giorno dopo. Vederla così entusiasta del nuovo ambiente, felice ed eccitata, mi ha fatto dimenticare molte delle mie paure, facendomi rendere conto che se lei sta bene non c’è niente altro a cui vale la pena pensare.
Sono orgoglioso di Sofia e del suo ingresso nel mondo dei “grandi”.
Vai amore, sii fiera di te sempre come io e la mamma lo siamo di te.

Papà

Una risposta a “Punto e Virgola Papà: il primo giorno di asilo di Sofia”

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